Presentato da:
Rajiv Agarwal, MD
Indiana University School of Medicine, Indianapolis, IN, USA Meg J. Jardine, MD
The George Institute for Global Health, UNSW Sydney, Sydney, NSW, Australia Bruce Neal, MD
The George Institute for Global Health, UNSW Sydney, Sydney, NSW, Australia;
Epidemiology and Biostatistics, Imperial College London, London, UK Kenneth W. Mahaffey, MD
Stanford University School of Medicine, Stanford, CA, USA Bernard Zinman, MD
University of Toronto, Toronto, ON, Canada
I risultati esplorativi dei trial cardiovascolari (CV) sugli inibitori del cotrasportatore sodio-glucosio 2 (SGLT2, sodium-glucose cotransporter-2) hanno mostrato che questi farmaci possono migliorare gli outcome renali dei soggetti con diabete tipo 2.
Lo studio CREDENCE (Canagliflozin and Renal Endpoints in Diabetes with Established Nephropathy Clinical Evaluation) ha valutato gli effetti del canagliflozin sugli outcome renali in soggetti con diabete tipo 2 e insufficienza renale cronica (CKD, chronic kidney disease) con albuminuria.
Vari studi condotti per soddisfare i requisiti normativi di sicurezza CV hanno dimostrato che gli SGLT2 inibitori sono in grado di ridurre gli eventi CV. Analisi secondarie ed esplorative di questi trial hanno suggerito come gli SGLT2 inibitori possano migliorare gli outcome renali, ma i soggetti con nefropatia terminale erano relativamente pochi e i partecipanti erano a basso rischio d’insufficienza renale. Sono stati proposti molti effetti renali degli SGLT2 inibitori.
Valutare gli eventuali effetti protettivi renali e vascolari del canagliflozin nella riduzione della progressione della compromissione renale rispetto al placebo in soggetti con diabete mellito tipo 2, CKD in stadio 2 o 3 e macroalbuminuria, trattati secondo lo standard di cura comprendente un dosaggio giornaliero massimo tollerato di un ACE-inibitore o di un antagonista del recettore dell’angiotensina (ARB, angiotensin receptor blocker).
Tipologia dello studio, pazienti e criteri d’inclusione
Trial randomizzato in doppio cieco, con 4401 soggetti con diabete tipo 2 e CKD con albuminuria randomizzati alla somministrazione di canagliflozin (n = 2202; 100 mg/die) o placebo (n = 2199).
Tutti i partecipanti presentavano un tasso di filtrazione glomerulare stimato (eGFR, estimated glomerular filtration rate) compreso tra 30 e <90 ml/min/1,73 m2 e albuminuria (rapporto urinario tra albumina [mg] e creatinina [g], da >300 a 5000), ed erano trattati con farmaci bloccanti il sistema renina-angiotensina.
Outcome principale
L’outcome principale era composto da insufficienza renale terminale (dialisi, trapianto o eGFR stabilmente inferiore a 15 ml/min/1,73 m2), livelli raddoppiati di creatinina sierica, o decesso per cause renali o CV.
Il rischio relativo dell’outcome principale è risultato inferiore del 30% nel gruppo del canagliflozin rispetto a quello del placebo, con tassi di eventi rispettivamente di 43,2 e 61,2 per 1000 anni-paziente (HR 0,70 con IC 95% 0,59-0,82; P = 0,00001).
Nel gruppo del canagliflozin, il rischio relativo dell’outcome composito renale di nefropatia terminale con livelli raddoppiati di creatinina o decesso per cause renali è risultato inferiore del 34% (HR 0,66 con IC 95% 0,53-0,81; P <0,001) rispetto al placebo, e il rischio relativo di nefropatia terminale del 32% (HR 0,68 con IC 95% 0,54-0,86; P = 0,002) (Figura).
Il gruppo del canagliflozin ha mostrato anche un rischio inferiore di morte CV, infarto del miocardio o ictus (HR 0,80 con IC 95% 0,67-0,95; P = 0,01), e di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca (HF 0,61 con IC 95% 0,47-0,80; P <0,001).
Il profilo di sicurezza era coerente con gli studi precedenti sul canagliflozin, senza differenze rispetto al placebo per quanto riguarda i tassi di frattura o di amputazione.
Il canagliflozin ha ridotto il rischio d’insufficienza renale e ha prevenuto eventi CV in soggetti con diabete tipo 2 e CKD.
Il canagliflozin ha ridotto gli eventi CV maggiori e gli outcome renali in un ampio spettro di individui, compresi soggetti senza patologie CV al basale.
Messaggi chiave/Prospettive cliniche
Il canagliflozin può essere utilizzato sia nella prevenzione primaria sia in quella secondaria di eventi CV maggiori in soggetti con diabete tipo 2 e CKD.
Jose C. Florez, MD, PhD
Chair, ADA Scientific Sessions Meeting Planning Committee
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